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Documentazione
le vetrate a piombo Studio Forme - Roma
 

Vetro

 

 
IDEAZIONE E PROGETTAZIONE
Luce e colore - Accostamenti cromatici - Blu - Rosso - Bianco - Altri colori - Caratteristiche fisiche della lastra - Disegno - Bozzetto - Significato dei piombi - Cartone - Strutturalità dell'impiombatura - Uso dei moduli

Luce e colore

L'elemento visuale più importante in una vetrata è il colore attraversato dalla luce: se un dipinto su tela riflette la luce, una vetrata diventa luce. L'effetto prodotto da un vetro colorato dipende da vari fattori: dalla qualità della luce, dalla natura del colore stesso, dalla dimensione della tessera di vetro, dalla distanza dell'osservatore e dal rapporto tra i colori. La luce naturale è la migliore fonte luminosa per una vetrata. Il variare della luminosità, dovuto alle condizioni atmosferiche, determina improvvisi cambiamenti di tono nei colori e la luce diffondendosi enfatizza alcuni colori e ne spegne altri.

Accostamenti cromatici

Un colore letto isolato sulla lastra è diverso da quello che si recepisce quando lo si vede accostato ad un altro, e sebbene il fenomeno si verifichi anche con colori su supporti opachi, con supporti trasparenti l'effetto si accentua con il combinarsi con i fenomeni della luce; un blu vicino ad un rosso, per esempio, può sembrare verdastro, ma lo stesso blu vicino ad un ambra o a un giallo oro può sembrare blu puro. La complicata dinamica di queste variazioni sarà oggetto di grande attenzione da parte del creatore della vetrata. In realtà, la qualità radiante della luce trasmessa varia rispetto a ciascun colore poiché
alcuni colori "recedono" ed altri "avanzano" o si "espandono"

Blu

Il Blu è irradiante, tende ad espandersi. Accostato ad un rosso, oltrepassa la linea scura del piombo ed orla il rosso di porpora. Inoltre il blu è un eccellente colore di fondo, ma su una vasta superficie dovrebbe essere interrotto con tessere rosse, verdi o gialle. I cosiddetti blu cobalto vanno usati con moderazione perché hanno la tendenza ad avanzare, spesso esprimendo una forza eccessiva, rispetto allo spazio accordato, sovrastando gli altri colori, svilendoli.

Rosso

Il Rosso è brillante ma recede. Risulta bene isolato e a distanza rimpicciolisce notevolmente. Se si dipinge su una tessera rossa, i tratti appariranno più sottili di quanto non sarebbero se fossero dipinti su altri colori. Un tocco di rosso può contenere la tendenza ad espandersi di un altro colore.

Bianco

Il Bianco è un colore che si espande ma non come il blu. Il blu scivola sul colore accanto e lo modifica, il bianco appare semplicemente a una certa distanza. Negli sfondi delle vetrate gotiche il bianco è usato per contenere il blu; quando si usavano dei riquadri blu per sfondo, ad esempio, si usava contornarli di bianco e si inseriva nelle intersezioni di quattro riquadri una piccola tessera rossa. In questo modo si otteneva uno sfondo equilibrato per per gli inserti dipinti della vetrata.

Altri colori

Gli altri colori si inseriscono bene tra questi tre. Il Giallo, per esempio, assume proprietà del bianco ma è un po' più isolato e si espande solo accostato a colori della sua scala cromatica, cioè dall'arancio al giallo limone. Il Verde è mutevole più di ogni altro colore. Un verde brillante accostato a un blu cobalto, apparirà molto più tenue, impoverendo l'effetto generale. Il Porpora diventa blu accanto al rosso e rosso accanto al blu. L'Arancio e il giallo sono colori caldi quando il rosso è dominante; il suo tono più cupo, come il bruno, è un ottimo colore di tramite.

QUALITÀ DEI VETRI COLORATI
BLU

- irradiante

ROSSO - brillante, ma recede
BIANCO - irradiante
VERDE - mutevole
PORPORA - mutevole
ARANCIO - caldo vicino al rosso
BRUNO - buon colore di tramite

Caratteristiche fisiche della lastra

I vetri usati per realizzare vetrate sono di diversa qualità ed hanno quindi delle caratteristiche fisiche differenti che influiscono sulla trasmissione della luce e quindi sulla percezione del colore. Tali qualità sono
la trasparenza, la superficie e la struttura interna.

La scelta di usare vetri trasparenti opachi con diverso grado di opacità e trasparenza nella realizzazione di una vetrata è influenzata dalla sua funzione e dalle caratteristiche ambientali del luogo di destinazione, come dalla qualità della luce che la illuminerà.

Disegno della vetrata

Il disegno ha un'importanza fondamentale in ogni manufatto. Ciò è particolarmente vero nel caso di un pannello in vetro. Coloro che hanno intenzione di usare la vetrata artistica come mezzo espressivo, devono necessariamente partire da una completa comprensione del mezzo, della sua caratteristica e dalle sue qualità. Prima d'iniziare un disegno vanno fatte tre considerazioni:
1) La finalità della vetrata
2) I limiti decorativi e costruttivi dei materiali
3) Lo stile

Bozzetto

CARATTERISTICHE DEL BOZZETTO
DISEGNO - in scala
- su cartoncino o lucido
COLORE - smalti su lucido
- acquarelli o tempere su cartoncino
- resa verosimile delle cromie dei vetri
PIOMBI - rappresentati dall'impianto grafico
- variare il loro spessore a seconda della necessità strutturale e di rappresentazione

Un bozzetto o un progetto in scala, tenendo conto della misura finale della vetrata, può essere realizzato su acetato (chiamato anche lumiére) o su carta opaca, a colori usando gli smalti o gli acquarelli, cercando sfruttarne le sfumature per accennare agli effetti delle cromie del vetro. Nel primo caso useremo gli smalti trasparenti e un foglio di acetato o un altro film da appoggiare su una superficie opaca o su un tavolo luminoso. Nel secondo useremo acquerelli o tempere e matite colorate su cartoncino per eseguire il disegno. Anche il cartoncino scuro dà buoni effetti con i colori opachi specialmente per presentare progetti di vetrate bisecate. Per prima cosa, completando la stesura del bozzetto, è buona abitudine disegnare in scala le linee di piombo per dare una rappresentazione accurata dell'opera finita. Soltanto così sarà possibile valutare l'effetto che la scelta dei piombi avrà nell'insieme della composizione e a questo punto della progettazione sarà possibile decidere l'uso ottimale delle diverse larghezze dei listelli di piombo in ogni parte del progetto. Tuttavia è spesso difficile visualizzare il risultato finale. È solo con l'esperienza che s'impara a capire il rapporto tra il tracciato dei fili di piombo ed i vari campi cromatici della composizione senza averla vista compiuta. Soprattutto le tessere più piccole rischiano di essere "inghiottite" dal piombo circostante se questo avrà una larghezza eccessiva rispetto alla loro dimensione. Al contrario, un listello sottile risulterà inadeguato se usato per legare tessere di una dimensione più ragguardevole. Se completando un disegno in scala non si considera la possibile combinazione dei fili di piombo di diverse grandezze, si rischierà, all'inizio del lavoro, di dimenticare l'importanza di questo elemento, arrivando in fase esecutiva ad usare il piombo di una stessa larghezza, riducendo la presenza dei trafilati alla loro pura funzione strutturale. È importante ricordare le due funzioni fondamentali del piombo nella vetrata:
una funzione strutturale ed una estetica.

La funzione tecnica è primaria in quanto permette al pannello di realizzarsi e di assolvere al compito per il quale viene creato, dopodichè si può elaborare l'aspetto estetico.

Significato dei piombi

Ecco alcuni principi generali da seguire nello studio della applicazione del piombo, tenendo sempre presente che le scelte variano a seconda dei casi.
-Usare fili di piombo molto larghi (da 12 mm ecc.) con molta cautela e discrezione nei pannelli di dimensione ridotta poiché la loro presenza potrebbe risultare dominante.
-Variare le larghezze dei piombi impiegati, ove sia possibile, per migliorare la descrizione dei dettagli. Come un pittore modula l'ampiezza della sua pennellata a seconda dell'importanza che vuole darle, così un vetratista sceglierà diverse larghezze tra i suoi trafilati. È tuttavia necessario mantenere una certa misura in questa scelta, limitando i forti contrasti di linee nelle immagini e nei dettagli in cui occorre sottolineare uno sviluppo irregolare del disegno.
Và inoltre considerata la lunghezza della linea. Un piombo che percorre una certa lunghezza senza essere saldato a nessun altro filo, se non alle sue estremità, avrà uno scarso valore strutturale. Brevi e brevissimi segmenti di piombo, al contrario, anche se hanno un forte valore strutturale, rischiano di rendere un'immagine confusa e disordinata e d'intralciare le distinte percezioni del vetro che profilano. La luce trasmessa dal vetro può far sembrare più sottile una linea di piombo. Questa distorsione visiva è nota come "alone" ed avviene quando l'intensità della luce è particolarmente forte, come, ad esempio , quando i raggi solari colpiscono direttamente il vetro. Il risultato è che la luce si diffonde oltre il perimetro della tessera vitrea, dando ai fili di piombo circostanti un aspetto indistinto facendoli apparire più sottili di quanto non siano in realtà. In questo caso, nel progettare una vetrata si dovrà prevedere l'uso di fili di piombo leggermente più larghi.

ASPETTI STRUTTURALI, PERCETTIVI ED ESTETICI DEI PIOMBI
STRUTTURALI

- linee collegate tra loro
- eccessiva lunghezza, senza l'intersezione di altri piombi, scarso potere strutturale
- spessore in rapporto alla grandezza del pannello

PERCETTIVI - spessore in rapporto all'effetto "alone"
ESTETICI - variare il loro spessore a seconda della necessità di rappresentazione dei dettatagli

Cartone

Il cartone è il disegno nella misura reale della vetrata da realizzare, in cui si riporta il tracciato dei piombi. Tutte le misure devono essere precise ed il foglio sarà perfettamente squadrato. Il cartone viene preparato ingrandendo il bozzetto con il procedimento della quadrettatura in scala. Vengono aggiunti i particolari del disegno. A questo punto si tracciano sul cartone le linee dei piombi, che determinano la forma secondo cui andranno tagliati i vetri. Per avere le dimensioni esatte del pannello dobbiamo ricordare di comprendere quattro misure:
1) la battuta, cioé lo spazio del telaio sul quale si appoggerà la vetrata;
2) misura finita del pannello, cioé la misura complessiva del pannello, poco inferiore alla battuta per permettere alla vetrata un pò di gioco durante il montaggio;
3) misura del vetro ossia la dimensione del taglio del vetro, cioé la misura del vetro meno lo spessore del piombo di contorno;
4) la luce, cioé la misura di ciò che resta visibile una volta montato il pannello.
Tutte queste misure vanno riportate con precisione sul cartone. Sul cartone si sovrappone un foglio lucido su cui verranno riportati i segni centrali delle linee dei piombi, su questi lucidi è possibile vedere la reale validità del disegno ed eventualmente correggere errori di progettazione come pezzi troppo lunghi e sottili, punte aguzze, curve difficili da realizzare nella fase del taglio del il vetro. Le parti disegnate sul lucido vengono ripassate a inchiostro e all'interno di ciascun pezzo vengono siglati il numero, il colore dei vetri da usare ed altre eventuali annotazioni. A questo punto partendo dai lucidi si realizzano le sagome o dime per ogni singola tessera di vetro, se si decide di usare questa tecnica per il taglio dei vetri.

Strutturalità dell'impiombatura

La realizzazione del disegno deve avvenire nel rispetto dei principi di costruzione della vetrata, cioé della necessità della linea continua del piombo e della strutturalità dell'impiobatura. Bisogna infatti evitare quelle composizioni che conferiscono al pannello fragilità o eccessiva pesantezza, oppure che mettano l'esecutore nell'impossibilità di eseguire i tagli del vetro.

Uso dei moduli

La ripetizione di disegni modulari non solo esprime il principio dell'economicità del lavoro ma anche quello dell'astrazione. Lavorando con differenti combinazioni di linee e di forme, si possono formare unità che, riunite, danno vita ad una unità di maggiore dimensione; una combinazione di queste unità dà, a sua volta, una nuova unità maggiore e così via. Il risultato è spesso sorprendente. Una serie può nascere dalla ripetizione speculare di un disegno compiuto nel caso di moduli quadrati, la serie di quattro può raddoppiare semplicemente cambiando il modo di disporre la seconda accanto alla prima. Per quanto complesso possa essere il disegno tracciato all'interno di una figura quadrata è sufficiente che la zona perimetrale abbia una regolare disposizione di punti di giunzione, per poter comporre una serie di quattro moduli che esprima un senso di continuità. Alcuni moduli possono dare un'idea tridimensionale accentuata dal colore usato in tre toni differenti; chiaro, mezzotono, scuro.