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RACINET
RINASCIMENTO - L'ornamento dei manoscritti, XVI-XVII secolo. Lo spirito degli italiani nel grande Rinascimento.

I motivi N° 1,3,4,5,7,9,10,12,13,17,19 provengono da due pagine di un messale fatto per il cardinale Pompeo Colonna, arcivescovo di Montreal e Viceré di Napoli. Sono le sue armi parlanti, stemmi con la colonna d'argento.
Gli ornamenti di questa tavola ricordano i luoghi dove il cristianesimo è nato e il mondo pagano in cui si è propagato, un mondo aereo, terrestre e marittimo. Solo nelle iniziali N° 17 e 19 si vedono le immagini di san Giovanni e san Matteo, il precursore e l'evangelista.

N° 1
Tritoni che giocano con dei fanciulli, che hanno tra le mani conchiglie marine

N° 4
Il motivo centrale è un'effige che si pensa essere quella di Augusto.

N° 9
I cammei rappresentano: in alto la Venus tritonia, al centro Dafne inseguita da Apollo e trasformata in alloro, in basso, il rapimento di Ganimede. Soggetto delle medaglie: il rapimento di Proserpina e Medea su un carro condotto da draghi.

N° 10
Il cammeo rappresenta Eros o Cupido. Soggetto delle medaglie il rapimento di Europa e la metamorfosi in mirra di Myrrha o Smyrna, madre di Adone. Su entrambi i lati delfini montati da puttini.

N° 12
Colonna triofale sul tipo della Traiana; un'Herma priapica. Dei quadretti mostrano un sacrificio e l'effige di un capo dall'aspetto asiatico. Tutto è retto da una divinità accovacciata, dalle sembianze egizie.

N° 13
In alto: leone del deserto, al di sotto un obelisco coperto di geroglifici che poggia du due sfingi. Poi Zeus o il sole radioso; un'immagine fluviale, il Nilo e i suoi ibis, un'edicola di ispirazione greca, santuario di un idolo egizio, accompagnato da figure rigide di divinità dal corpo umano e testa animale. Il frammento N° 7 appartiene a questa stessa pagina, vi si ritrova l'immagine di un dio egizio dal volto umano. Al N° 5 : il bue Apis, il gatto, vasi per le libagioni e l'alta mitra con il lituus dei sovrani. Al N° 3: le sfingi a corpo leonino e testa umana.

N° 17
Busto di Naiade. Nell'iniziale San Giovanni nella versione classica, vestito della pelle di montone, con il suo agnellino e la sottile croce di legno in mano.

N° 19
Iniziale nella quale appare san Matteo che scrive il suo Vangelo mentre l'angelo detta. Negli ornamenti Ercole che soffoca Anteo e la Diana di Efeso.

N° 2
Il piccolo motivo serve da separazione in un testo a due colonne. Le iniziali N°14 e 15 provengono dal messale di papa Pio II.

I N° 6, 8 e 16, bordi e iniziali, provengono da un manoscritto di Plinio.